Ragion d'Essere

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martedì 29 giugno 2010

Seimila morti all'anno per le polveri sottili



Il dato è stato reso noto da Nomisma, che ha effettuato uno studio sulle 15 città italiane più popolose. La cifra nazionale è presumibilmente molto più elevata
Le elevate concentrazioni di PM10 (lepolveri sottili) in atmosfera sono responsabili di 5.876 decessi all'anno. E' quanto emerge da una ricerca di Nomisma, presentata in occasione del convegno VERT dedicato al trasportosostenibile. Il rapporto riporta i dati sui valori medi diconcentrazione di polveri sottili nel triennio 2006-2008 delle prime 15 città italiane per popolazione da cui si desume che, oltre a Roma (40,4), le performance peggiori sono concentratenelle città del Nord e in particolare nell'area della Pianura Padana, come Milano (49,2), Torino (56,5), Bologna (41,3),Verona (47), Padova (46,7).

Questa situazione, sottolinea Nomisma, determina gravi patologie sanitarie che, nelle 15 città italiane più popolate fa stimare all'istituto bolognese di ricerca '5.876 decessiall'anno" prodotti da elevate concentrazioni di PM10. Di questi decessi, "534 sono riferibili ai tumori maligni della laringe, della trachea, dei bronchi e dei polmoni", mentre "se si considerano gli effetti acuti relativi a malattie del sistema circolatorio e respiratorio" il numero sale a 953. La città dove le presunte morti da eccessivo inquinamento dell'aria sonomaggiori è Roma (1.508), seguita da Milano (906) e Torino (813). In coda a questa 'classifica' delle vittime da polverisottili ci sono Bari (130 morti), Messina (124), Catania (110).

Terra Nuova

Qui sopra quanto riporta l'Ansa ripresa da Terra Nuova, possibile che ci si debba accorgere delle morti causate dal nostro "progresso" solo quando possono essere strumentalizzate per vendere un filtro antiparticolato o promuovere le auto elettiche?
Devo constatare ancora una volta con amarezza come le morti per inquinamento, bellamente ignorate quando si tratta di riconoscere la dannosità di un inceneritore, acciaieria, centrali a turbogas e a carbone e tutte le altre diavolerie del nostro "sviluppo",
balzino invece agli onori della cronaca quando si tratta di sponsorizzare il filtro antiparticolato e auto elettriche come ricette miracolose e salvavita.


Qui il resoconto di Adnkronos del Vert


e qui ciò che non dicono sul filtro antiparticolato di un ricercatore con la R gigante, il Dott. Stefano Montanari della Nanodiagnostics

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