Ragion d'Essere

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É un luogo di riflessione.

mercoledì 30 giugno 2010

Niños - Pedro Guerra y Julieta Venegas

Al 30esimo piano di fronte alla spiaggis di Copacabana
la strada odora a umiditá, frutta, sesso abbronzante e cachaza
Al 30 piani di altezza che vedo la vita che mi guarda e passa
bevendo latte di cocco, di fronte alla spiaggia di Copacabana

Quando saranno le dieci loro non torneranno a casa
resteranno lí, non torneranno a casa
Quando saranno le dieci, i bambini della spiaggia
resteranno lí, non torneranno a casa

RIT:
come le macchine, la luce dei lampionil
come i gatti e le piastrelle
i magazzini e le cassette postali
come spazzatura negli angoli
come i cani, cercando di vivere, vivendo

Dal soffocamento e l'altezza, vedo il timore della città addormentata
niente si intuisce nell'aria della violenza in cui tutto ruota
Colombia avanza e il mondo non sa nulla, e se lo sa dimentica
e tutto continua a girare, la morte è parte della vita quotidiana

bambino del dolore, appeso alle auto
e aspira oscuritá cresciuta nella notte
bimbo del dolore senza nulla a cui afferrarsi
perso nella città, fa parte del paesaggio

RIT:
come le macchine, la luce dei lampionil
come i gatti e le piastrelle
i magazzini e le cassette postali
come spazzatura negli angoli
come i cani, cercando di vivere, vivendo

A molte ore da casa, vedo la luce della cittá distorta
l'immensità del DF. la moltitudine che respira nello smog
a molte ore da casa, un altro sguardo ci osserva e guarda
ed il serpente piumato rimane intrappolato ed é luce in cattivitá

Bimbo del dolore che fai capriole
a cambio di briciole o monetine
bimbo del dolore che giochi a fare il grande
assente dell'amore, sei giá parte della strada

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