G.Mandel:
Ti ringrazio per avermi presentato con queste belle parole. Ascoltandole, sai cosa stavo pensando? Se fra cinquanta o sessanta anni (avendone oggi superato gli ottanta), verrò celebrato da te, dirai ancora queste stesse cose oppure dirai: «Ma quello, chi era?»
F. Battiato:
Chi eri in che senso?
G.Mandel:
Nel senso che per ogni essere non conta assolutamente ciò che egli si illude di essere; non conta ciò che crede di essere: contano le sue azioni. Quelle rimagono, i nomi scompaiono.
F. Battiato:
Tu hai fatto una bella parte, potresti avere un Oscar nell'al di là.
Comincerei col dirvi che visto che si parla di musica e spiritualità, quello che serve è il suono.
Nel caso dell'Islam o di tutte le religioni che si occupano di musica, come ad esempio il Canto gregoriano nel Cristianesimo, la musica serve per collegarsi con qualcosa di superiore. I livelli sono tanti, ma il tipo di soluzione è puramente tecnico. Inizierei dicendo che i tibetani, popolo che stimo molto in questo contesto specifico, grazie a un indiano, Padmasambhava grandissimo mistico del XIII secolo, colui che ha portato il buddismo in Tibet, selezionavano tre lettere, cioè A, O e una consonante, la M, che poi diventano nel loro mantra per eccellenza Om Ah Um, o in modo più diffuso Om Ha Vajra Guru Padma sidi Um.
Tutto qui, ma con il canto di queste tre lettere creavano quel ponte che ci congiunge con ciò che i filosofi occidentali chiamano "il soprasensibile".
Visto che io sono un musicista occidentale dal calcagno alla cima dei capelli e vivo nell'occidente, inglobo tutte le arti musicali come se fossero una, e come se fossero cosa mia, perché non vedo differenza tra Cina, Giappone....
Ho vissuto pienamente la cultura occidentale che in Europa ha sviluppato soprattutto le forme in una maniera straordinaria con un'architettura e una complessità impensabili; arrivando allo stesso scopo per via indiretta, è arrivata. Quando ascolto uno dei nostri colossi del passato dal '600 all'ultimo '800 ho la conferma dell'esistenza di Dio. Basta ascoltare una qualsiasi sinfonia per rendersi conto che anche in maniera indiretta si ha la possibilità di verificare questo come una prova.
G.Mandel:
Tu hai detto una cosa che mi ha sempre affascinato come concetto. Ossia: se io vedo uno splendido tramonto, non dico "Dio esiste" perchè ha creato un tramonto così bello, così splendido: anche un sasso lo guarda e non so se si emoziona. Dico: "Dio esiste" per il fatto che ha posto in me la possibilità di provare questa emozione di fronte il sentimento della bellezza, di provare questa emozione di fronte a quel tramonto.
Questa è la prova per me che Dio esiste.
F Battiato:
Se mi permettete, devo dissentire. Sono di una formazione diversa. Sono più vicino a quei mistici che sostengono che quello che chiamano Samsara, l'aspetto fenomenico, è fasullo, non è niente. Il superamento di questo che porta a un'altra dimensione che non ha proiezione perché non può esistere immagine nel sacro. Non è possibile.
G.Mandel:
Infatti basta ascoltare musica per capirlo.
Lo strumento è solido. Se con un violino dò una botta in testa a qualcuno, rompo il violino e forse gli rompo anche la testa, però quando ne pizzico le corde o l'archetto vi passa sopra, escono delle note. Ora, il violino lo posso ben afferrare con le mani, le note no.
Ed è questo che la musica mi fa capire: che la materia è li soltanto perché io capisca che esiste la non materia, esiste l'altro, esiste il super.
F.Battiato:
Oggi sull'aereo stavo leggendo un libro, siccome sto preparando un nuovo film che sarà ancora più estremo del precedente, sarà un dialogo teologico, una conversazione, un colloquio fra tre individui che sono uno credente, uno ateo e uno dubitante.
Naturalmente sono alla ricerca di cose interessanti siccome la mia ambizione è quella di riuscire a rendere interessante la parte dell'ateo. Fino ad oggi mi viene molto difficile perché i livelli di rappresentazione di questa ala sono molto ma molto bassi.
Lo scienziato che ha scritto questo libro, di cui non farò il nome perché è corretto così, è uno che ha sempre manifestato un dubbio sull'esistenza di Dio.
Si occupa di scienza a livelli alti, e dice che la razza è in evoluzione. Anche i mistici lo dicono, qualcuno lo deve avvisare. Analizza i batteri, vede che si riproducono migliorando, questo succede anche alla razza umana, e lui non lo sa. La cosa grave è che quando deve affermare qualcosa contro i credenti, usa dei luoghi comuni inaccettabili.
Ad esempio: «Le religioni sono capaci di ammazzare in nome di un Dio.»
Ma quelli non sono religiosi! Che qualcuno lo avvisi!
E'questo il punto. Io non ho mai letto di mistici degni di questo nome che siano contraddittori tra loro.
Buddisti, cristiani, musulmani, sufi ... sono uguali. C'è differenza fra Santa Teresa d'Avila e Jalal alDin Rumi? NO. E' impossibile pensare il contrario.
E per contro ho letto un libro che era una specie di presentazione del libro di Bertrand Russell: da mettersi le mani nei capelli! Quando ancora oggi si sente una frase del tipo; «Se esiste la guerra non esiste Dio», ciò è grave. Il fatto è che molte persone parlano senza aver studiato il problema.
Alcune persone in questo momento possono non aver bisogno di Dio , posso capirne il disinteresse, ma il fatto è che quando si interviene, chiunque dice la sua senza conoscere il problema.
Questo l'ho detto anche a proposito di un critico cinematografico per un film che trovavo stupendo e vedevo che lui non era attrezzato per leggerlo. E' come se io dovessi criticare una partita di cricket di cui non conosco le regole: come potrei criticare se neppure conosco il gioco?
Quando ero piccolo, ho delle memorie di me infante molto forti, avevo circa otto anni e mio padre mi portò in piazza. Era un onore per un bambino essere in piazza con i grandi.
Lo avvicinò un suo amico e si misero a parlare, gli disse che vide il prete della nostra parrocchia mangiare carne di venerdì, e aggiunse: «E io devo credere in Dio?». Ciò fu per me una indimenticabile idiozia.
G.Mandel:
Torniamo alla musica. La musica è suono. Il suono passa attraverso la materia. La luce non passa attraverso la materia.
Tanto è vero che noi sufi abbiamo messo a punto la musicoterapia. Io avverto la musica, sento questo splendore.
La musica esiste anche se io sono sordo e non la sento, perché il suono passa attraverso il corpo. Dio esiste anche se uno è sordo e non se ne accorge.
D'altra parte, quando sono tornato da Venezia, in treno ho incontrato un critico, che mi ha detto: «Quel film di Battiato è orrendo!» Io gli ho risposto: «Mi dica quale parte è per lei orrenda.»
Lui mi rispose: «Una parte? E che ne so io? Io: il film non l'ho visto.» (Anzi la frase esatta era: «Quel film lì mi son guardato bene dal vederlo).
F. Battiato:
Questo lo posso capire perché deriva da una meravigliosa frase di Scheiwiller quando diceva: "Quel libro io non l'ho letto, e non mi piace.» Però ci sono dei film di cui vedi il trailer e ti basta.
G.Mandel:
Ma se tu leggessi un libro di una persona che non ti piace e il libro invece ti piacesse, forse cambieresti opinione su quella persona.
F.Battiato :
Questo è un concetto di accrescimento, di inglobare anche ciò che non fa parte della tua natura anche in senso negativo.
Sono stato al cinema di recente e prima del film c'erano quattro pubblicità che mi hanno fatto male. Oggi utilizzano rumori che assomigliano all'esplosione dell'Etna; si chiude una porta, sembra che tremi tutto il locale.
G.Mandel:
Per i sordi occorrono le emozioni forti; chi non ha più sensibilità, o viene scosso violentemente o non sente nulla. Questo è il grado di sensitività cui è giunta molta, forse troppa gente oggi. E oggi l'ignoranza impera, l'insensibilità impera, e in un paese di ciechi l'orbo è re. E visto che bisogna concludere, chiuderò citandovi qualche verso di Jalàl àlDìn Rumi, qualche verso che dedico a te:
Primo è Lui ed ultimo è Lui. Cerca solo Lui.
Suona il suo violino in modo si 'dolce che la sua freccia trafigga e sconvolga il cuore degli amanti.
Se turchi, greci e arabi sono innamorati di Lui questo suono del rabab parla lo stesso linguaggio.
Il vento canta, il vento ti chiama : «Vieni dietro a me fino al ruscello d'acqua: io ero acqua, sono diventato vento ".
Esso è venuto a salvar gli assetati di questo villaggio.
La musica, la musica è quel vento che acqua era stato e acqua torna ad essere quando getta via il suo velo.
Ti ringrazio per avermi presentato con queste belle parole. Ascoltandole, sai cosa stavo pensando? Se fra cinquanta o sessanta anni (avendone oggi superato gli ottanta), verrò celebrato da te, dirai ancora queste stesse cose oppure dirai: «Ma quello, chi era?»
F. Battiato:
Chi eri in che senso?
G.Mandel:
Nel senso che per ogni essere non conta assolutamente ciò che egli si illude di essere; non conta ciò che crede di essere: contano le sue azioni. Quelle rimagono, i nomi scompaiono.
F. Battiato:
Tu hai fatto una bella parte, potresti avere un Oscar nell'al di là.
Comincerei col dirvi che visto che si parla di musica e spiritualità, quello che serve è il suono.
Nel caso dell'Islam o di tutte le religioni che si occupano di musica, come ad esempio il Canto gregoriano nel Cristianesimo, la musica serve per collegarsi con qualcosa di superiore. I livelli sono tanti, ma il tipo di soluzione è puramente tecnico. Inizierei dicendo che i tibetani, popolo che stimo molto in questo contesto specifico, grazie a un indiano, Padmasambhava grandissimo mistico del XIII secolo, colui che ha portato il buddismo in Tibet, selezionavano tre lettere, cioè A, O e una consonante, la M, che poi diventano nel loro mantra per eccellenza Om Ah Um, o in modo più diffuso Om Ha Vajra Guru Padma sidi Um.
Tutto qui, ma con il canto di queste tre lettere creavano quel ponte che ci congiunge con ciò che i filosofi occidentali chiamano "il soprasensibile".
Visto che io sono un musicista occidentale dal calcagno alla cima dei capelli e vivo nell'occidente, inglobo tutte le arti musicali come se fossero una, e come se fossero cosa mia, perché non vedo differenza tra Cina, Giappone....
Ho vissuto pienamente la cultura occidentale che in Europa ha sviluppato soprattutto le forme in una maniera straordinaria con un'architettura e una complessità impensabili; arrivando allo stesso scopo per via indiretta, è arrivata. Quando ascolto uno dei nostri colossi del passato dal '600 all'ultimo '800 ho la conferma dell'esistenza di Dio. Basta ascoltare una qualsiasi sinfonia per rendersi conto che anche in maniera indiretta si ha la possibilità di verificare questo come una prova.
G.Mandel:
Tu hai detto una cosa che mi ha sempre affascinato come concetto. Ossia: se io vedo uno splendido tramonto, non dico "Dio esiste" perchè ha creato un tramonto così bello, così splendido: anche un sasso lo guarda e non so se si emoziona. Dico: "Dio esiste" per il fatto che ha posto in me la possibilità di provare questa emozione di fronte il sentimento della bellezza, di provare questa emozione di fronte a quel tramonto.
Questa è la prova per me che Dio esiste.
F Battiato:
Se mi permettete, devo dissentire. Sono di una formazione diversa. Sono più vicino a quei mistici che sostengono che quello che chiamano Samsara, l'aspetto fenomenico, è fasullo, non è niente. Il superamento di questo che porta a un'altra dimensione che non ha proiezione perché non può esistere immagine nel sacro. Non è possibile.
G.Mandel:
Infatti basta ascoltare musica per capirlo.
Lo strumento è solido. Se con un violino dò una botta in testa a qualcuno, rompo il violino e forse gli rompo anche la testa, però quando ne pizzico le corde o l'archetto vi passa sopra, escono delle note. Ora, il violino lo posso ben afferrare con le mani, le note no.
Ed è questo che la musica mi fa capire: che la materia è li soltanto perché io capisca che esiste la non materia, esiste l'altro, esiste il super.
F.Battiato:
Oggi sull'aereo stavo leggendo un libro, siccome sto preparando un nuovo film che sarà ancora più estremo del precedente, sarà un dialogo teologico, una conversazione, un colloquio fra tre individui che sono uno credente, uno ateo e uno dubitante.
Naturalmente sono alla ricerca di cose interessanti siccome la mia ambizione è quella di riuscire a rendere interessante la parte dell'ateo. Fino ad oggi mi viene molto difficile perché i livelli di rappresentazione di questa ala sono molto ma molto bassi.
Lo scienziato che ha scritto questo libro, di cui non farò il nome perché è corretto così, è uno che ha sempre manifestato un dubbio sull'esistenza di Dio.
Si occupa di scienza a livelli alti, e dice che la razza è in evoluzione. Anche i mistici lo dicono, qualcuno lo deve avvisare. Analizza i batteri, vede che si riproducono migliorando, questo succede anche alla razza umana, e lui non lo sa. La cosa grave è che quando deve affermare qualcosa contro i credenti, usa dei luoghi comuni inaccettabili.
Ad esempio: «Le religioni sono capaci di ammazzare in nome di un Dio.»
Ma quelli non sono religiosi! Che qualcuno lo avvisi!
E'questo il punto. Io non ho mai letto di mistici degni di questo nome che siano contraddittori tra loro.
Buddisti, cristiani, musulmani, sufi ... sono uguali. C'è differenza fra Santa Teresa d'Avila e Jalal alDin Rumi? NO. E' impossibile pensare il contrario.
E per contro ho letto un libro che era una specie di presentazione del libro di Bertrand Russell: da mettersi le mani nei capelli! Quando ancora oggi si sente una frase del tipo; «Se esiste la guerra non esiste Dio», ciò è grave. Il fatto è che molte persone parlano senza aver studiato il problema.
Alcune persone in questo momento possono non aver bisogno di Dio , posso capirne il disinteresse, ma il fatto è che quando si interviene, chiunque dice la sua senza conoscere il problema.
Questo l'ho detto anche a proposito di un critico cinematografico per un film che trovavo stupendo e vedevo che lui non era attrezzato per leggerlo. E' come se io dovessi criticare una partita di cricket di cui non conosco le regole: come potrei criticare se neppure conosco il gioco?
Quando ero piccolo, ho delle memorie di me infante molto forti, avevo circa otto anni e mio padre mi portò in piazza. Era un onore per un bambino essere in piazza con i grandi.
Lo avvicinò un suo amico e si misero a parlare, gli disse che vide il prete della nostra parrocchia mangiare carne di venerdì, e aggiunse: «E io devo credere in Dio?». Ciò fu per me una indimenticabile idiozia.
G.Mandel:
Torniamo alla musica. La musica è suono. Il suono passa attraverso la materia. La luce non passa attraverso la materia.
Tanto è vero che noi sufi abbiamo messo a punto la musicoterapia. Io avverto la musica, sento questo splendore.
La musica esiste anche se io sono sordo e non la sento, perché il suono passa attraverso il corpo. Dio esiste anche se uno è sordo e non se ne accorge.
D'altra parte, quando sono tornato da Venezia, in treno ho incontrato un critico, che mi ha detto: «Quel film di Battiato è orrendo!» Io gli ho risposto: «Mi dica quale parte è per lei orrenda.»
Lui mi rispose: «Una parte? E che ne so io? Io: il film non l'ho visto.» (Anzi la frase esatta era: «Quel film lì mi son guardato bene dal vederlo).
F. Battiato:
Questo lo posso capire perché deriva da una meravigliosa frase di Scheiwiller quando diceva: "Quel libro io non l'ho letto, e non mi piace.» Però ci sono dei film di cui vedi il trailer e ti basta.
G.Mandel:
Ma se tu leggessi un libro di una persona che non ti piace e il libro invece ti piacesse, forse cambieresti opinione su quella persona.
F.Battiato :
Questo è un concetto di accrescimento, di inglobare anche ciò che non fa parte della tua natura anche in senso negativo.
Sono stato al cinema di recente e prima del film c'erano quattro pubblicità che mi hanno fatto male. Oggi utilizzano rumori che assomigliano all'esplosione dell'Etna; si chiude una porta, sembra che tremi tutto il locale.
G.Mandel:
Per i sordi occorrono le emozioni forti; chi non ha più sensibilità, o viene scosso violentemente o non sente nulla. Questo è il grado di sensitività cui è giunta molta, forse troppa gente oggi. E oggi l'ignoranza impera, l'insensibilità impera, e in un paese di ciechi l'orbo è re. E visto che bisogna concludere, chiuderò citandovi qualche verso di Jalàl àlDìn Rumi, qualche verso che dedico a te:
Primo è Lui ed ultimo è Lui. Cerca solo Lui.
Suona il suo violino in modo si 'dolce che la sua freccia trafigga e sconvolga il cuore degli amanti.
Se turchi, greci e arabi sono innamorati di Lui questo suono del rabab parla lo stesso linguaggio.
Il vento canta, il vento ti chiama : «Vieni dietro a me fino al ruscello d'acqua: io ero acqua, sono diventato vento ".
Esso è venuto a salvar gli assetati di questo villaggio.
La musica, la musica è quel vento che acqua era stato e acqua torna ad essere quando getta via il suo velo.
Bellissimo dialogo di due maestri, due fiori stupendi che impreziosiscono questo giardino telematico non sempre idilliaco. L'argomento scelto è un balsamo per il cuore e la mente, Dio e la musica. Credo che, col tuo permesso, prenderò a prestito qualche passaggio... citandoti ovviamente.
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