quando sento questa canzone, di cui adoro la melodia, penso ai nostri discorsi spessi.
quando l'orgoglio non vuole farci spiegare, vuole solo sopraffare.
in quei momenti, quando lo sento ruggire, mi piace dimenticarmi chi credo di essere, tirare un respiro profondo e sentire chi sono veramente.
ma a volte non ce la si fa.
perché ruggisce e morde. e morde da dentro di te.
e chi ti ha di fronte crede che sei te che mordi.
Per un muro che cade giù,
Berlino o Punta Perotti,
cento ne salgono;
che chi sta di qua
non può andare di là.
Quello che il muro
gli divideva la cucina dal soggiorno
e quello che il ventricolo sinistro
non sapeva cosa facesse il destro.
Muri che ci portiamo dentro,
resistenti alla dinamite.
E tu, stupida come un mattone,
tutta intenta a costruire
inutili barriere
con cui pensi di difenderti,
tronfia del tuo isolamento.
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